Il
bollettino "Santiago" è l'organo ufficiale della Confraternita.
Ha periodicità semestrale e viene inviato sia ai membri del
Centro Italiano Studi Compostellani che ai confratelli in regola con il
versamento della quota annuale. Raccoglie notizie sul pellegrinaggio
sia compostellano che romeo e gerosolimitano ed è un valido
strumento per comunicare e restare in contatto con i membri della
confraternita.
L'ultimo numero: n.26 - settembre 2015
La porta della Misericordia
Topografia jacopea nella città di
Compostela: la cappella e la fonte di
Santiago Apostolo in Rùa do Franco
La Fonte do Franco e San Franco Pellegrino senese
Denise, pellegrina scomparsa e presente nei nostri cuori
La porta del pellegrino
Zapatones, pellegrino do cartolina e di gran cuore
Un agosto tricolore: 8000 pellegrini Italiani
Età dei pellegrini
Motivazione espressa personalmente dai pellegrini
Nazionalità dei pellegrini
Professione dei pellegrini
Malula, di sangue, di fede, d’amore
Lo Spedale di San Francesco
Internet. Adelante con juicio
L’abbracciometro
La festività di San Giacomo celebrata in tutta Italia
La Porta della Misericordia Papa
Francesco ha indetto nell’aprile scorso con la Bolla Misericordia
Vultus, un Giubileo straordinarioper l’anno che va
dall’8 dicembre 2015 al 20 novembre 2016, chiamandolo Anno della
Misericordia. Ciò vorrà dire per noi, vicino a
pellegrinaggi ed accoglienza, una riflessione approfondita.
Daltronde.la Confraternita è la realizzazione della quarta Opere
di Misericordia, quella dell’accoglienza dei pellegrini.
“Misericordia: è la via che unisce Dio e l’uomo”(Misericordiae Vultus, 2).
Topografia jacopea nella città di Compostela: la cappella e Fonte di Santiago Apostolo in Rùa do Franco Secondo
un aneddoto radicato nella tradizione jacopea, la scelta del luogo di
riposo dei resti dell’Apostolo Santiago sarebbe stata
determinata dal caso e da alcuni miracoli. I buoi che
trascinavano il carro con il corpo dell’Apostolo ad un certo
punto si fermarono per la sete ed iniziarono a scalciare il terreno in
cerca di acqua e sgorgò una fonte sorgiva. Qui,
per la stanchezza del viaggio i buoi ed i discepoli si
fermarono e Santiago venne sepolto nelle vicinanze. La
tradizione, per altro poco conosciuta, dice che la fonte è
conservata nel basamento di un immobile al numero 5 di
Rùa do Franco. L’ubicazione della fonte
offre una interessante corrispondenza storica con la topografia
jacopea e il passato archeologico della città.
La Fonte do Franco e San Franco pellegrino senese Il
vero nome del Beato Franco da Siena è Francesco Lippi nato nel
1211 a Grotti (SI) da nobile famiglia. Soldato con le truppe
senesi a Sarteano, nel 1229, perse ai dadi tutti i suoi
averi e si giocò anche gli occhi con una imprecazione e
divenne istantaneamente cieco. Allora fece voto di recarsi in
pellegrinaggio a Compostella se avesse recuperato la
vista. La tradizione narra di molte cose accadute durante il
pellegrinaggio e, tra queste, una si riferisce alla sua guarigione che
sarebbe avvenuta al suo arrivo aSantiago. Fermatosi alla
fonte do franco, si sarebbe lavato gli occhi con l’acqua
che sgorgava dalla fonte ed avrebbe riacquistato la vista.
Denise pellegrina scomparsa Denise
Thiem, una pellegrina statunitense di 41 anni è scomparsa
sul Camino de Santiago il 5 aprile 2015. I genitori hanno
scritto alle autorità spagnole e statunitensi affinché si
facesse tutto il possibile per la sua ricerca. Purtroppo dopo
pochi mesi è stato ritrovato il suo cadavere, ed arrestato il
colpevole.
La porta del pellegrino D’estate
Santiago si riempie di gente: giocolieri, mimi, picari, venditori di
ogni tipo, oltre a turisti e a pellegrini. Per aiutare
quest’ultimi, il Capitolo della Cattedrale ha deciso di
riservare ai pellegrini, con credenziale, una delle due porte della
plaza de las platerias, risparmiando loro un po’ di coda.
Zapatones, pellegrino da cartolina e di gran cuore Si chiamava Juan Carlos Lema Balsas, tutti lo conoscevano come Zapatones, nato a Ponte o Porto nel 1954. Abbandonato
alla nascita dai genitori, fu allevato in un convento di suore,
poi dai salesiani. Ebbe una vita difficile, fino al 1993:
quando gli venne regalato un vecchio abito allo stile di
pellegrino antico. Inizio a girare nei pressi della
Cattedrale; i turisti gli chiedevano di fotografarsi con lui,
forniva aiuto e informazioni. Viveva onestamente
di donativi. Dopo essere stato investito da
un’auto vicino Melide, mori il 15 maggio 2013.
Un agosto tricolore: 8000 pellegrini italiani Dalle
statistiche ufficiali della Oficina del peregrino di Santiago, ancora
una volta, gli italiani sono al primo posto tra i pellegrini stranieri.
Età dei pellegrini I
pellegrini di età inferiore ai 30 anni rappresentano il 37.98%,
quelli tra i 30 e i 60 il 56.10% e quelli di età superiore
ai 60 anni il 5.92%
Motivazione espressa personalmente dai pellegrini Per fidei causa il 38.83%, per motivi religioso-culturale il 51.75% ed infine per motivi solo culturali il 9.42%
Nazionalità dei pellegrini Spagnoli:
60.61%, stranieri 39.39%. Tra gli stranieri, il maggior
numero proviene dall’Italia con il 36.83%, dalla Germania il
10.35, dal Portogallo il 10.34%, dalla Francia il 7.33%, dagli
Stati Uniti il 3.59%, dalla Polonia il 3.50%, dal Regno Unito il
2.78% e dall’Irlanda il 2.18% .
Professione dei pellegrini Il
gruppo più cospicuo è formato dagli studenti che
rappresentano il 25.59%, impiegati il 20.68%, professionisti il
15.58%, tecnici il 11.37%, professori il10.17%, funzionari
il 4.26%, pensionati il 3.76%, operai il 1.83%, casalinghe il
1.79%, disoccupati il 1.42%, dirigenti il 1.23%, artisti il 0.81%,
agricoltori il 0.34%, monache il 0.30%, sportivi il 0.13%,
marittimi il 0.07% e,infine, Oikoten (programma di riabilitazione per
carcerati) con 0.00%, soli 2 individui.
Malula, di sangue, di fede, d’amore Malula
è un piccolo paese della Siria, a pochi chilometri da Damasco,
abitato da circa 2000 cristiani di fede melchita.
Famoso centro di pellegrinaggio per i santuari di San Sergio e di
Santa Tecla e ai numerosi antichi eremitaggi. Una presenza
millenaria: gli abitanti parlano ancora l’aramaico, la lingua di
Gesù. Poi venne la guerra e con essa distruzioni, violenze ed
emigrazioni: solo pochi sono rimasti, una piccola scuola accoglie
ancora 51 bambini. La ONG Perigeo si occupa direttamente di far
pervenire aiuti concreti a Malula.
Lo Spedale di San Francesco Il
18 aprile scorso è stato inaugurato lo Spedale di San Francesco
e Giacomo di Assisi alla presenza di numerosi confratelli, le
autorità assisiate, ospitalieri e pellegrini, si è subito
iniziata l’accoglienza. Nonostante alcuni servizi non siano
stati ancora completati e la minima diffusione della sua apertura,
numerosi pellegrini sono stati già accolti. Molti
pellegrini arrivano da lontani luoghi di origine, altri partono o
arrivano ad Assisi. In tal senso Assisi per l’alto valore
storico, di centralità della spiritualità francescana e
posizione geografica, assume sempre più un importante
valore strategico per numerose vie di pellegrinaggi. Lo spedale
è fornito di un suo telefono: 345 0343 174
Internet. Adelante con juicio Da
sempre si dice che il Camino cambia, soprattutto un cambiamento
interiore, nell’esperienza in interiore animae. Ma il
Cammino cambia con rapidità incredibile in tutti gli aspetti:
nuove vie o variazioni di esse, la struttura assistenziale si
differenzia, si ampia ed integra; appaiono nuovi pellegrini da paesi
come la Cina e la Korea. Cambia nelle attività
commerciale, l’uso spropositato dell’elettronica.
Sono apparsi blog, facebook, twitter e apps di ogni
tipo. Dal proprio cellulare si può connettersi
con numerosi siti che forniscono il percorso fatto o da fare, alberghi
e ristoranti, farmacie, mappe, giudizi, raccomandazioni e
suggerimenti …. Il Cammino cambia con
rapidità portentosa e contagiosa: questi metodi si
diffonderanno presto inevitabilmente alla Francigena e agli altri
cammini. Anche la Compostela si può ottenere e
aggiornare e finalmente stampare a casa. Consigliamo solo
un uso corretto, possibilmente limitato e non condizionante,
lasciando un di spazio al mistero, alle emozioni e alla scoperta
di questa straordinaria esperienza. Quindi adelante, uno sguardo
ad internet, ma come dicono gli spagnoli, con juicio.
Il Cammino dell’Istituto Serafico
L’Istituto Serafico di Assisi per sordomuti e ciechi promuove
iniziative di riabilitazione, integrazione ed inclusione sociale
svolgendo varie attività per il recupero e reinserimento
di ragazzi con disabilità plurime. In questa ottica, dal 29
agosto al 5 settembre 9 ragazzi dell’Istituto accompagnati da 18
tra operatori e volontari, sono partiti per avventurarsi sul Cammino di
Santiago. Il loro cammino è iniziato a Sarria il 31
agosto con una super-tappa di 8 chilometri (previsti solo 5 per
tappa), proseguito poi attraversando Portomarin, Carballal, San Xulian
do Camino, giungendo fino a Melide e Parabispo.
Nutriti da ogni passo di fiducia regalato dal Cammino, armati ognuno
del proprio zainetto e condotti da una mano amica, felici e
sorridenti sono arrivati chiassosamente in Plaza de Obradorio come
antichi eroi che avevano compiuto chissà quale impresa,
superando le loro aspettative e le nostre.
Santiago per tutti Segnaliamo
con molto piacere e piena condivisione la Guida al Cammino di Santiago
per tutti, opera di un lungo lavoro di ricognizione, studio e
definizione del tracciato ad opera di Pietro Scidurlo e Luciano
Callegari. La Guida pubblicata dalla Casa Editrice
“terre di Mezzo”, ha la particolarità
di tracciare un itinerario “senza barriere fino a
Compostella”.