Confraternita di
San Jacopo di Compostella

Il bollettino "Santiago"

Scarica l'editoriale Il bollettino "Santiago" è l'organo ufficiale della Confraternita. Ha periodicità semestrale e viene inviato sia ai membri del Centro Italiano Studi Compostellani che ai confratelli in regola con il versamento della quota annuale. Raccoglie notizie sul pellegrinaggio sia compostellano che romeo e gerosolimitano ed è un valido strumento per comunicare e restare in contatto con i membri della confraternita.

  

L'ultimo numero: n.28 - ottobre 2016

  • Gerusalemme, Gerusalemme!!!
  • L’Ospitale di Santa Clara e Giacomo in Gerusalemme
  • Storia di una reliquia Jacopea in Sicilia
  • La vestizione di San Jacopo, ovvero “pagare a tanto caldo”
  • Pellegrini per sempre
  • Pellegrinaggio Giubilare alle Sette Chiese
  • Ritorno a San Lorenzo
  • Decimus Annus
  • Una significativa donazione
  • Cammino della Gran Madre
  • Pelleggrinaggi Giubilari da Perugia e Ascoli Piceno
  • Bordonazos
Scarica la versione PDF (12 Mb)


I contenuti in breve del numero attuale:

Gerusalemme, Gerusalemme!!!
E’ la città sacra alle tre religioni monoteiste, ebraica, cristiana ed islamica, considerata centro del mondo per  tutto il medioevo, una delle città più antiche, per essa si sono combattute le crociate e la guerra dei sei giorni nel 1967.  Poi tutte le definizioni e gli aggettivi attribuitegli nell’arco dei millenni, la città magica per eccellenza, di quel Sepolcro vuoto  intorno al quale ruota tutta la nostra Fede: Gerusalemme la Santa. E per noi, oltre tutto questo, la Gerusalemme dei Pellegrini: da Egeria ai nostri giorni. Agli inizi degli anni novanta del secolo scorso, si capì che la ripresa dei pellegrinaggi a piedi, stimolata dal successo di quello a Santiago, avrebbe coinvolto presto Roma e Gerusalemme.

L’Ospitale di Santa Clara e Giacomo in Gerusalemme
Da qualche giorno la Confraternita ha aperto un Hospital a Gerusalemme, era nei nostri progetti da tempo.
L’Ospitale si trova all’interno del Monastero Sainte-Clare retto dalle clarisse di Gerusalemme. Dalla vicina porta di Jaffa, si segue la Hebron Road che conduce a Betlemme.  Il Monastero è cinto da mura che lo isolano dal borgo; e comprende un grande orto, la residenza delle monache e la loro chiesa, la foresteria in pietra locale nella quale è stato adattato l’Ospitale dei pellegrini: un luogo di pace e serenità. Ci sono tre stanze ognuna con il proprio bagno, con una capacità di undici letti che possono aumentare con brandine e materassi. Al piano terra c’è un’ampia cucina che permette un’adeguata accoglienza.   I nostri primi ospitalieri hanno allacciato i necessari rapporti presso la Custodia della Terra Santa e le altre istituzioni.
Quest’ anno, il primo, della sua attività, l’Ospitale non sarà certamente affollato come capita negli altri nostri ospitali, occorrerà aver pazienza. Cosi è iniziata la presenza della Confraternita in Terra Santa.

Storia di una reliquia Jacopea in Sicilia
Siamo in Sicilia, a Capizzi, un paesino del messinese a 1.100 metri s.l.m., con circa 3.000 abitanti, tutti devotissimi all’Apostolo Giacomo il Maggiore, e la sua festa si celebra il 25 luglio.   Apice della festa è la processione che si svolge tra le vie del paese, un percorso a volte difficile per le salite e le strette viuzze.
Si porta in processione, su di un fercolo, la reliquia di San Giacomo, qui San Jacupu, rappresentata dalle ossa di un dito.   Alcune decine di portatori trasportano a spalla il pesantissimo fercolo, sottoponendosi ad uno sforzo notevole, aggravato anche dal caldo. Il corteo processionale sembra un fiume in piena, la banda con le sue marce ritmate imprime un’andatura frenetica e gli squilli della tromba solista crea un’atmosfera eccitata che prelude ad un incredibile epilogo.   Il fercolo, infatti, sapientemente manovrato, verrà scagliato contro ripetutamente contro un muro di una casa fino ad abbatterlo. Interessante è la storia della Reliquia del Santo, arrivata a Capizzi dopo infinite peripezie ed episodi mirabolanti, ma raccontata benissimo in due scritti di Giuseppe Arlotta.

La vestizione di San Jacopo, ovvero “pagare a tanto caldo”
La statua di San Jacopo sulla facciata della cattedrale di Pistoia, in occasione dei festeggiamenti del 25 luglio, viene vestita con una lunga e pesante cappa rossa. Tale compito oggi viene demandato ai Vigili del Fuoco che, per mezzo di una scala, raggiungono il simulacro. La cerimonia si ricollega all’antica locuzione pistoiese di pagare a caldo, cioè a dire rinviare i pagamenti all’estate, ovverosia quando avrebbe fatto molto caldo. L’origine di questa strana similitudine si fa risalire ad una leggenda tramandata oralmente nel corso deisecoli che ha per protagonista San Jacopo.

Pellegrini per sempre
In passato il pellegrinaggio ha costituito un’esperienza nell’ambito della vita personale e familiare di gran rilievo: si affrontavano gravi rischi, nuove conoscenze, si viveva un periodo della propria vita spesso unico e irrepetibile. Da qui la nascita di cognomi che ricordano per sempre la grande avventura: Pellegrini, Pellegrino, Palmieri, Romeo, Romei, Bordoni, che potrebbero essere in qualche modo collegati, appunto, al pellegrinaggio.

Pellegrinaggio Giubilare alle Sette Chiese
Nella notte tra il 17 e 18 settembre si è svolta, probabilmente, una delle più numerose riunioni di pellegrini
Compostellani in Italia e forse in Europa: oltre trecento pellegrini provenienti da ogni parte d’Italia.  Che si sono dati appuntamento per compiere il tradizionale pellegrinaggio delle sette chiese. Realizzato altre volte dal capitolo romano, quest’anno, in occasione del Giubileo della Misericordia, la Confraternita ha esteso l’invito a chiunque avrebbero desiderato parteciparvi
.

Ritorno a San Lorenzo 
Nel 2008 ricorreva il 1750° del martirio di San Lorenzo, veneratissimo dai romani e compatrono di Roma.
Si decise, allora, di onorare il Santo con un pellegrinaggio urbano, visitando le chiese dell’Alma Urbe a lui
dedicate, partendo dalla piccola chiesetta di San Lorenzo in Piscibus. In questa chiesetta c’è la sede del Centro Internazionale della Gioventù di San Lorenzo con cui la Confraternita ha siglato un
grazie ad un accordo, dal 20 giugno di quest’anno, per fornire anche ai pellegrini romei una prima accoglienza. Il Centro permette cosi ai pellegrini di cambiarsi, lasciare lo zaino e ricevere il Testimoniumin in un luogo logisticamente idoneo, a due passi dalla Basilica di San Pietro.

Decimus Annus
Il 21 ottobre 2006 veniva inaugurato a Nicorvo (PV), lungo la Via Francigena, l’ospitale di San Giacomo e della Madonnina. Nel frattempo sono stati eseguiti lavori di ristrutturazione. Nel fine settimana del 22 e 23 ottobre si festeggia il decennale con la partecipazione di amici e pellegrini.

Una significativa donazione 
L’archivio ed i fondi della Confraternita si sono arricchiti di un’importante donazione, fatta da un nostro confratello, di una raccolta di medaglie legate al mondo dei pellegrinaggi. Ve ne sono dal XVII secolo ai nostri giorni; alcune mostrano i segni dell’uso e sono state acquisite dai pellegrini nei vari santuari e portate poi lungamente addosso.

Cammino della Gran Madre
E’ stato un gran cammino: custoditi dalla Madre Nostra, baciati dal sole, temprati dal saliscendi dei sentieri, coccolati da chi ci accoglieva tappa dopo tappa e resi felici dalla condivisione. Di santuario in santuario il percorso ha superato boschi e radure, salito e disceso monti, attraversato vallate. Sorpresi dalle numerose testimonianze di fede che permea il territorio: piccole chiese, un’edicola sacra, un santuario o la casa di un beato. Il cammino, pensato e tracciato Antonio Crestani, inizia il 26 agosto 2016, primo incontro al Centro Zegna, da li al santuario della Novareia, dedicato alla Madonna delle Grazie, dove pernottiamo. La mattina dopo passiamo il santuario del Cavallero e arriviamo a Viera. Poi il cammino procede per Postua, Sostegno, Gattinara, Santuario della Madonna del Rado, S. Maria di Roasio, Masserano e la Collegiata della Madonna Salus Infirmorum, le Rive Rosse ed il rifugio La Sella, Portula e il Santuario di Rossiglione con la statua della Madonna Nera, Santuario di Nostra Signora della Brughiera, Veglio, Callabiana, Sagliano Micca, Santuario di Graglia, Pollone ed infine tappa d’arrivo al Santuario di Oropa.
 

Pelleggrinaggi Giubilari da Perugia e Ascoli Piceno 
I Capitoli della Confraternita dell’Umbria e delle Marche hanno realizzato due pellegrinaggi ad Limina Sancti Petri, partendo, rispettivamente da Perugia e da Ascoli Piceno. I perugini hanno percorso la Via Amerina e gli ascolani la Via Salaria, incontrandosi a Roma ed entrando insieme in Piazza San Pietro.

BORDONAZOS
Da tempo si è diffusa l’abitudine, tra certi pellegrini, di bruciare qualcosa a Finisterre, in nome di una tradizione inesistente e di cattivo costume. Spesso causando incendi anche con danni all’ambiente; l’ultimo sembra sia stato causato da pellegrini italiani, gravissimo, provocando una reazione stizzosa su tutti i giornali. E’ ora di smetterla: non esiste nessuna tradizione storica, è solo una recente pessima abitudine. Si dovrà smettere anche di lasciare stracci, scarpe, bastoni, cartacce e tante altre immondizie che agli arrabbiati abitanti del posto ormai definiscono il vertadoiro da fin do mondo.



Archivio dei numeri passati