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QUESTO E' IL MOMENTO
Il 2000 si avvicina. Ognuno di noi, a seconda della propria
sensibilità, sta programmando il Giubileo, pensando a come partecipare all’anno di festa e di redenzione.
Per noi scout la strada è luogo di crescita e di incontro, e
una forte Spiritualità della Strada è da sempre un caposaldo del nostro metodo. Il pellegrinaggio, a piedi, verso
una meta sacra è l’esaltazione del nostro fare strada, è la route per eccellenza.
Sarebbe bello che molti Clan scegliessero come obbiettivi nei prossimi anni Santiago di Compostella(per l’Anno Santo Compostellano del 1999)
e Roma.
Ma c’è un’altra sfida da lanciare, e che come scout potremmo facilmente cogliere: l’ospitalità
al pellegrino che a piedi percorrerà
nel 2000 la Via Francigena verso Roma.
In molti abbiamo sperimentato il valore dell’ospitalità.
Quante volte durante un hike o una route siamo stati accolti nei luoghi più insperati. Quante volte ci è
stata offerta una seggiola davanti a un fuoco acceso, dopo un giorno di cammino sotto l’acqua. E quante volte ci
hanno riempito la borraccia o accompagnato per la strada.
Sicuramente durante un capitolo di Clan sul servizio o una Route di Pasqua in qualche monastero abbiamo letto nella
Regola di San Benedetto il capitolo 53 sull’accoglienza degli ospiti:
Tutti gli ospiti siano ricevuti come Cristo in persona,
perché egli dirà: Ero forestiero e mi avete ricevuto.
Siano ricevuti tutti con onore, ma soprattutto i nostri fratelli nelle fede e i pellegrini.
Lo spirito di servizio scout che abbiamo imparato e la gratuità che abbiamo sperimentato nei nostri anni
di attività deve essere il motore di questa nuova impresa.
E’ giunto infatti il momento di diventare operativi. Le iniziative per tracciare la strada sono già partite.
La Via Francigena è ormai nota. Sono stati scritti molti libri che descrivono in maniera più o meno
dettagliata il percorso anche se in pochi, fra Comuni e Provincie, si sono mossi per individuare e indicare i tratti
di strada a piedi. Da segnalare finora la Provincia di Lucca che ha tracciato l’intero percorso sul proprio territorio
provinciale utilizzando dove possibile strade secondarie e riaprendo pezzi di vecchi sentieri. A tutt'oggi si preferisce
favorire il veloce turista motorizzato al lento pellegrino a piedi.
Così aumenta lo spazio e la possibilità per l’organizzazione volontaria (auspicabile per un vero
discorso di pellegrinaggio, dove la ricerca del trascendente deve essere rilevante rispetto alla caccia al "finanziamento
giubilare"). Rimane da affrontare l’opera più importante, l’ospitalità, grazie alla quale la
strada potrà veramente vivere ed essere percorsa da pellegrini.
Se pensiamo a tutti i gruppi AGESCI, FSE,CNGEI e MASCI che lungo la Francigena hanno la loro sede saremmo in grado
di garantire un luogo per l'ospitalità circa ogni 20 Km. di strada. Potremmo mettere insieme una rete di fraternità imponente e giocare un bellissimo
ruolo nell’Anno Santo.
Al pellegrino serve un tetto sotto il quale ripararsi per la notte, e possibilmente un posto dove lavarsi dopo
un giorno di cammino. Nient'altro è fondamentale, tutto il resto è d’avanzo, anche se benvenuto.
E’ in corso di preparazione una Credenziale, come quella che hanno i pellegrini sul Cammino di Santiago, che servirà
come documento, ovverosia attesterà che chi la porta sta facendo il pellegrinaggio devotionis causa. Questo
per distinguere il turista religioso dal pellegrino, che in semplicità e povertà, affronta la fatica
quotidiana dell’andare a piedi per arrivare alla meta dopo molti giorni di strada.
Il periodo di maggiore affluenza sarà sicuramente l'estate del 2000 dove da tutta Europa centinaia di persone,
evitando pullman e viaggi organizzati, con il loro sacco in spalla si metteranno in viaggio, per gustare ed assaporare
l’avvicinamento a Roma a ritmo d’uomo e trovare, si spera, la compagnia di quel Pellegrino di Emmaus che
i nostri orecchi sordi e i nostri occhi ciechi difficilmente riconoscono lungo il cammino della vita.
Per loro, ma anche per chi li precederà, o li seguirà, possiamo organizzare l’ospitalità in
moltissimi modi.
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