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Oggi è tornato alla casa del Padre, al termine del suo pellegrinaggio terreno Giovanni Paolo II. La Confraternita di San Jacopo di Compostella lo ricorda piena di emozione e commozione, colpita innanzitutto dalla sua grandezza, espressa in ogni suo atto, anche nel gesto estremo della morte. Ultima, drammatica, esemplare, fortissima lezione di un Pontefice che ha segnato in profondità la storia dei nostri tempi e gran parte della nostra vita. Tra le molte cose che ci ha insegnato percepiamo in questo momento pienamente la sua paternità. E’ stato un vero Padre per tutta la Chiesa che ha saputo riunire in un’unica famiglia, ricomponendo le lacerazioni che la percorrevano e facendo sentire a casa propria chi non capiva i troppo rapidi mutamenti e chi voleva accelerarli. Come in una grande e vera famiglia in cui il Padre tiene i figli stretti intorno a sé con amore e comprensione, anche se essi sono diversi per temperamento, età , maniera di esprimersi e sensibilità. Ma tutti veri e propri figli. Un Padre che ci ha cercato uno ad uno e che ci ha insegnato ad essere fratelli. Un sentimento ed un valore che è costitutivo per una Confraternita e della sua maniera di operare.
Lo ricordiamo anche come grande Papa compostellano. Di Santiago ha capito subito il valore, il senso e il significato. Durante l’anno santo del 1982, lanciò profeticamente la famosa frase sulle radici cristiane d’Europa, poi riassunta nella lapide di fronte alla tomba dell’Apostolo: "Io, Vescovo di Roma e Pastore della Chiesa Universale, da Santiago, lancio un grido di amore a te vecchia Europa : Ritrova te stessa. Sii te stessa. Riscopri le tue origini, ravviva le tue radici. Torna a vivere i valori autentici che hanno fatto gloriosa la tua storia e benefica la tua presenza negli altri continenti. Ricostruisci la tua unità spirituale, in un clima di pieno rispetto verso le altre religioni e le vere libertà. Da a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio. Tu puoi essere ancora il faro di civiltà e stimolo di progresso per il mondo. Gli altri continenti ti guardano…". Del pellegrinaggio ne ha capito i segni. Ne ha compreso la valenza. Vi ha riunito i giovani nel 1989 e vi è tornato nelle lettere e nelle esortazioni inviate per i successivi Anni Santi Compostellani. Grazie Santo Padre, la Confraternita ti ricorderà come Pastore della Chiesa, come Padre di ognuno di noi, come Guida per la nostra azione sui Cammini della Fede.
"Non abbiate paura..." Ultreya! Suseya Deus adiuva nos |