Confraternita
di
San Jacopo di Compostella

 SANTIAGO n. 7 - dicembre 2003

Queste e molte altre notizie sul pellegrinaggio nell’ultimo numero di “SANTIAGO”
Bollettino della Confraternita inviato ai propri membri e agli associati del Centro italiano di studi compostellani

Incontro di  fine maggio a Perugia
Consueto ed affollato incontro compostellano di fine maggio a Perugia. Come ogni anno nell’ultima domenica di maggio si è tenuto il tradizionale incontro tra pellegrini e membri del Centro italiano di studio compostellani e dei centri associati a Perugia.  Iniziatosi con una riunione presso la Confraternita di san Jacopo in cui il rettore della Confraternita ha fatto il punto della situazione, la prima giornata si è conclusa con una festosa  cena di confraternità. Domenica,  nell’aula del dottorato della Cattedrale di Perugia,  si è tenuto un dibattito sulla  questione  compostellana con  numerosi interventi tra cui Davide Gandini e don Paolo Asolan.  E’ emerso ancora una volta come preoccupazione condivisa  da tutti il rischio che la  massificazione del pellegrinaggio possa portare  a un travisamento dello spirito originario del cammino. Al termine  è  stato firmato  solennemente l’accordo tra la Confraternita di san Jacopo ed il Comune di Radicofani per la costituzione di un rifugio per pellegrini in uno dei luoghi più rappresentativi della Francigena.
La Santa Messa celebrata nella Cattedrale dal nostro cappellano don Paolo Giulietti ha concluso le due intense giornate. Al termine della messa sono stati  ammessi i nuovi confratelli e consegnate le credenziali ai pellegrini in partenza.  

Il biancospino del Beato Angelo fiorisce ancora
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L’Umbria, si sa, è terra di santi. Tra questi molti hanno  realizzato il pellegrinaggio a Santiago. Il Beato Angelo di Gualdo Tadino lo fece sul finire del Duecento per espiare n comport5amente gravemente irrispettoso nei confronti della madre  Angelo  era un pastorello che animato da  profondo spirito di carità sottraeva spesso il pane in casa per darlo ai più bisognoso. Rimproverato dalla madre un a volta rispose con un’imprecazione.  La sera  di ritorno dai pascoli, trovò la madre  morta e ritenendosi  responsabile dell’accaduto decise di andare per penitenza a Santiago. Tornato in patria si ritirò in un eremo nei pressi di Gualdo Tadino dove trascorse santamente il resto della vita. Il 15 gennaio  del 1324 le campane della vicina abbazia di San Benedetto cominciarono a suonare da sole, indicando  agli abitanti che il santo eremita era morto. Quando il suo corpo veniva trasportato  verso l’abbazia , i biancospini a lato della strada si misero miracolosamente a fiorire, cosa che continuano a fare ogni anno il 15 gennaio, con qualsiasi condizione del tempo. Oggi il Beato Angelo è patrono, insieme a san Michele di Gualdo Tadino.


Millenario di San Pellegrino
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Sempre in Umbria si stanno preparando i festeggiamenti per il millenario della morte di un anonimo santo pellegrino che ha dato il nome al piccolo paese di questo nome che si trova sempre nella zona di Gualdo, una zona , nell’area della Flaminia, di grande transito devozionale. Le vicende di questo ignoto pellegrino hanno dato origine ad un importante nucleo di tradizioni locali, rappresentate nello splendido ciclo di affreschi che adornano la chiesa del paese. I festeggiamenti avranno come data centrale il primo maggio ed in particolare la vigilia in cu, in ricordo del miracolo ritrovamento del corpo del santo, viene  innalza al centro del paese un altissimo palo, a memoria del suo bordone.


Pellegrinaggio imperiale

Per la nona volta  l’Arciduca Otto d’Asburgo   ha compiuto il pellegrinaggio a Santiago. Lo accompagnavano la moglie Regina von Sachsen Meinigen, ed i figli  Andrea Marie, Mónica, Michaela, Gabriella, Walburga, Karl, Paul Gorge, nipoti e  congiunti per un totale di 24 persone.  La famiglia imperiale   che ha seguito questa volta  il Camino del Nord,  realizza il pellegrinaggio a Santiago tutte le volte che uno dei suoi membri compie dieci anni. Otto d’Asburgo ( novant’un anni…)  ha dichiarato alla stampa che   si è trattato di un’esperienza  “ maravillosa”, piena di emozioni, e che  contribuisce ogni volta a tenere unita le varie generazioni della famiglia. Ha sottolineato infine  che il Cammino di Santiago costituisce  “ uno  dei maggiori segni dell’ Unione  Europea e del Cristianesimo”.
 

Pellegrinaggi  di reclusi
Continua con successo l’esperimento di sostituire parte della pena con pellegrinaggi a Santiago. Un gruppo di nove recluse  del Centro penitenziario di Brieva ha portato a termine il 14 settembre il proprio pellegrinaggio, partecipando alle letture ed alle invocazioni  della “ Messa del pellegrino” della Cattedrale.
Molte istituzioni private e pubbliche, tra cui l’Ordine degli avvocati di Sabadell, appoggiano da tempo l’iniziativa che sin ispira al progetto Oikoten che da quasi venti anni funziona in Belgio con una percentuale di reinserimento nella società di circa il 60/100.  Presso il Governo spagnolo è stata presentata una legge   che prevede  per i giovani tra i 16 e 25 anni la possibilità di sostituire le pene inferiori a tre anni con un pellegrinaggio a Santiago. Naturalmente i giovani dovranno rispettare alcune regole e tenere un comportamento adeguato. Si pensa  che in tal modo i  giovani,  attraverso l’esperienza del pellegrinaggio, possano reinserirsi  più facilmente nel contesto sociale. A nostro avviso la condivisione di emozioni e di illusioni che il Cammino genera tra pellegrini potrebbe effettivamente  determinare condizioni favorevoli al reinserimento . Un’esperienza ben diversa dall’isolamento e dall’emarginazione dei centri penitenziari.

Programmazione 2004

Il 22 settembre, a 100 giorni dalla apertura della Porta Santa è’ stato presentato il programma culturale e gli interventi che la Xunta de Galicia  intende realizzare nel 2004. Si tratta di oltre tremila attività che si svolgeranno a Santiago e in Galicia  che animeranno  costantemente l’intera regione.  La programmazione, secondo le autorità è molto più impegnativa ed importante di quella del 1999 e viene considerata un  “elemento chiave dello sviluppo anche economico” del paese.


Nuovi albergues in Galizia

In occasione dell’anno santo del 2004 La Xunta de Galicia amplierà ulteriormente la rete degli albergues in Galicia. Se ne prevedono cinquantadue con più di 2800 posti letto. Attualmente se ne contano 48 distribuiti lungo le varie vie compostellane che attraversano la Galizia. Il cammino meglio fornito con 19 albergues e 1656 posti rimane il cosiddetto “ camino francés”, ovverosia il principale che entra in Galicia dal Cebreiro. Su questa via è già in costruzione quello nuovo di Portomarín con altri 40 posti. Gli altri albergues si trovano sulla via de la plata (10), su quello portoghese (6), su quello del Nord (5)., su quello inglese (3) e due su quello “primitivo”.


Più di 10.000 compostelas a Settembre.

10.031 pellegrini hanno ritirato la Compostale presso la Oficina del peregrino di Santiago nel mese di Settembre. Nel 2002 erano stati 8.822. Si conferma così anche in questo mese la tendenza di tutto l’anno che ha visto un notevole incremento di pellegrini rispetto agli anni precedenti. Secondo le statistiche della officina 6.763 (il 67,42 per cento) hanno realizzato il pellegrinaggio per motivi religiosi 2.587 (25,79 per cento), per motivi religiosi e culturali e 681 per solo motivi culturali e personali.
Le statistiche dicono che l’ 80 per cento l’ha fatto a piedi ed il 20 in bicicletta , che la maggior parte ( il 90 per cento ha seguito il Camino francés), che il 55 per cento erano spagnoli e che tra gli stranieri i più numerosi, come sempre, sono stati i francesi, i tedeschi e gli italiani ( 415). L’alta età media dei pellegrini indica anche la fine della vacanze estive ed il ritorno sui banchi delle università e delle scuole di molti giovani che preferiscono l’estate per il loro pellegrinaggio.


Superstrada del camino di Santiago

Quest’estate è stato inaugurato l’ultimo tratto della cosiddetta Autovía del Camino de Santiago che unisce Burgos a León e da qui, per Astorga e la Coruña, a Santiago. In tal modo è possibile giungere ( tranne che per l’attraversamento di Burgos ) senza semafori e direttamente da Roma, Barcellona, Parigi, Berlino, Oslo o Londra,fino a Santiago senza semafori, ma anche senza essere pellegrini.

Salvataggi

Scrive un pellegrino : “I pellegrini anticamente andavano a Santiago per salvare l’anima, oggi ci vanno per ritrovarla”.

Miracoli

Il giornale britannico “Daily Mail” ha qualificato di “ miracolo ecologico” il recupero delle coste della Galicia colpite dalla catastrofe del Prestige. In effetti l’ impatto, anche emotivo determinato dalla marea negra ha prodotto una forte reazione a tutti i livelli – dai volontari giunti da tutto il mondo, all’intervento delle autorità - che ha portato ad un effettivo e visibile risanamento delle zone colpite. Cosa che non può che renderci felici.
 
Inoltre Articoli di
Paolo Caucci sulla molteplicità ed unità dei cammini di pellegrinaggio
Monica  D’Atti sulla Madonna pellegrina
Paolo Asolan, sul Cammino Portoghese

Rodolfo Tassinari sul pellegrinaggio di Confraternita al Volto Santo

Giuseppe Arlotta sull’incontro delle confraternite compostellane in Sicilia e schede su il nuovo ospedale per pellegrini di Radicofani lungo la via Francigena
il pellegrinaggio di Confraternita a piedi da Perugia a Santiago
L’inaugurazione della mostra “Sentimientos del Camino” a Roma