Queste e molte altre notizie
sul pellegrinaggio nell’ultimo numero di “SANTIAGO”
Bollettino della Confraternita inviato ai propri membri e agli
associati del Centro italiano di studi compostellani
Incontro di fine maggio a Perugia
Consueto ed affollato incontro compostellano di fine maggio a Perugia.
Come ogni anno nell’ultima domenica di maggio si è tenuto il
tradizionale incontro tra pellegrini e membri del Centro italiano di
studio compostellani e dei centri associati a Perugia.
Iniziatosi con una riunione presso la Confraternita di san Jacopo in
cui il rettore della Confraternita ha fatto il punto della situazione,
la prima giornata si è conclusa con una festosa cena di
confraternità. Domenica, nell’aula del dottorato della
Cattedrale di Perugia, si è tenuto un dibattito sulla
questione compostellana con numerosi interventi tra cui
Davide Gandini e don Paolo Asolan. E’ emerso ancora una volta
come preoccupazione condivisa da tutti il rischio che la
massificazione del pellegrinaggio possa portare a un
travisamento dello spirito originario del cammino. Al termine è stato firmato solennemente l’accordo tra la
Confraternita di san Jacopo ed il Comune di Radicofani per la
costituzione di un rifugio per pellegrini in uno dei luoghi più
rappresentativi della Francigena.
La Santa Messa celebrata nella Cattedrale dal nostro
cappellano don Paolo Giulietti ha concluso le due intense giornate. Al
termine della messa sono stati ammessi i nuovi confratelli e
consegnate le credenziali ai pellegrini in partenza.
Il biancospino del Beato
Angelo fiorisce ancora.
L’Umbria, si sa, è terra di santi. Tra questi molti hanno
realizzato il pellegrinaggio a Santiago. Il Beato Angelo di Gualdo
Tadino lo fece sul finire del Duecento per espiare n comport5amente
gravemente irrispettoso nei confronti della madre Angelo
era un pastorello che animato da profondo spirito di carità
sottraeva spesso il pane in casa per darlo ai più bisognoso.
Rimproverato dalla madre un a volta rispose con un’imprecazione.
La sera di ritorno dai pascoli, trovò la madre morta e
ritenendosi responsabile dell’accaduto decise di andare per
penitenza a Santiago. Tornato in patria si ritirò in un eremo nei
pressi di Gualdo Tadino dove trascorse santamente il resto della vita.
Il 15 gennaio del 1324 le campane della vicina abbazia di San
Benedetto cominciarono a suonare da sole, indicando agli
abitanti che il santo eremita era morto. Quando il suo corpo veniva
trasportato verso l’abbazia , i biancospini a lato della strada
si misero miracolosamente a fiorire, cosa che continuano a fare ogni
anno il 15 gennaio, con qualsiasi condizione del tempo. Oggi il Beato
Angelo è patrono, insieme a san Michele di Gualdo Tadino.
Millenario di San Pellegrino.
Sempre
in Umbria si stanno preparando i festeggiamenti per il millenario
della morte di un anonimo santo pellegrino che ha dato il nome al
piccolo paese di questo nome che si trova sempre nella zona di Gualdo,
una zona , nell’area della Flaminia, di grande transito devozionale.
Le vicende di questo ignoto pellegrino hanno dato origine ad un
importante nucleo di tradizioni locali, rappresentate nello splendido
ciclo di affreschi che adornano la chiesa del paese. I festeggiamenti
avranno come data centrale il primo maggio ed in particolare la
vigilia in cu, in ricordo del miracolo ritrovamento del corpo del
santo, viene innalza al centro del paese un altissimo palo, a memoria
del suo bordone.
Pellegrinaggio imperiale Per la nona volta l’Arciduca Otto d’Asburgo ha
compiuto il pellegrinaggio a Santiago. Lo accompagnavano la moglie
Regina von Sachsen Meinigen, ed i figli Andrea Marie, Mónica,
Michaela, Gabriella, Walburga, Karl, Paul Gorge, nipoti e congiunti
per un totale di 24 persone. La famiglia imperiale che ha seguito
questa volta il Camino del Nord, realizza il pellegrinaggio a
Santiago tutte le volte che uno dei suoi membri compie dieci anni. Otto d’Asburgo ( novant’un
anni…) ha dichiarato alla stampa che si è trattato di
un’esperienza “ maravillosa”, piena di emozioni, e che contribuisce
ogni volta a tenere unita le varie generazioni della famiglia. Ha
sottolineato infine che il Cammino di Santiago costituisce “ uno
dei maggiori segni dell’ Unione Europea e del Cristianesimo”.
Pellegrinaggi di reclusi
Continua con successo l’esperimento di sostituire parte della pena con
pellegrinaggi a Santiago. Un gruppo di nove recluse del Centro
penitenziario di Brieva ha portato a termine il 14 settembre il
proprio pellegrinaggio, partecipando alle letture ed alle invocazioni
della “ Messa del pellegrino” della Cattedrale.
Molte istituzioni private e pubbliche, tra cui l’Ordine
degli avvocati di Sabadell, appoggiano da tempo l’iniziativa che sin
ispira al progetto Oikoten che da quasi venti anni funziona in
Belgio con una percentuale di reinserimento nella società di circa il
60/100. Presso il Governo spagnolo è stata presentata una legge che
prevede per i giovani tra i 16 e 25 anni la possibilità di sostituire
le pene inferiori a tre anni con un pellegrinaggio a Santiago.
Naturalmente i giovani dovranno rispettare alcune regole e tenere un
comportamento adeguato.
Si pensa che in tal modo i giovani,
attraverso l’esperienza del pellegrinaggio, possano reinserirsi
più facilmente nel contesto sociale. A nostro avviso la condivisione
di emozioni e di illusioni che il Cammino genera tra pellegrini
potrebbe effettivamente determinare condizioni favorevoli al
reinserimento . Un’esperienza ben diversa dall’isolamento e
dall’emarginazione dei centri penitenziari.
Programmazione 2004
Il 22 settembre, a 100 giorni dalla apertura della Porta Santa è’
stato presentato il programma culturale e gli interventi che la
Xunta de Galicia intende realizzare nel 2004. Si tratta di oltre
tremila attività che si svolgeranno a Santiago e in Galicia che
animeranno costantemente l’intera regione. La programmazione,
secondo le autorità è molto più impegnativa ed importante di quella
del 1999 e viene considerata un “elemento chiave dello sviluppo anche
economico” del paese.
Nuovi albergues in Galizia
In occasione dell’anno santo del 2004 La Xunta de Galicia amplierà
ulteriormente la rete degli albergues in Galicia. Se ne prevedono
cinquantadue con più di 2800 posti letto. Attualmente se ne contano 48
distribuiti lungo le varie vie compostellane che attraversano la
Galizia. Il cammino meglio fornito con 19 albergues e 1656 posti
rimane il cosiddetto “ camino francés”, ovverosia il principale che
entra in Galicia dal Cebreiro. Su questa via è già in costruzione
quello nuovo di Portomarín con altri 40 posti. Gli altri albergues si
trovano sulla via de la plata (10), su quello portoghese (6), su
quello del Nord (5)., su quello inglese (3) e due su quello
“primitivo”.
Più di 10.000 compostelas a Settembre.
10.031 pellegrini hanno ritirato la Compostale presso la Oficina del
peregrino di Santiago nel mese di Settembre. Nel 2002 erano stati
8.822. Si conferma così anche in questo mese la tendenza di tutto
l’anno che ha visto un notevole incremento di pellegrini rispetto agli
anni precedenti. Secondo le statistiche della officina 6.763 (il 67,42
per cento) hanno realizzato il pellegrinaggio per motivi religiosi
2.587 (25,79 per cento), per motivi religiosi e culturali e 681 per
solo motivi culturali e personali.
Le statistiche dicono che l’ 80 per cento l’ha fatto a piedi ed il 20
in bicicletta , che la maggior parte ( il 90 per cento ha seguito il
Camino francés), che il 55 per cento erano spagnoli e che tra gli
stranieri i più numerosi, come sempre, sono stati i francesi, i
tedeschi e gli italiani ( 415). L’alta età media dei pellegrini indica
anche la fine della vacanze estive ed il ritorno sui banchi delle
università e delle scuole di molti giovani che preferiscono l’estate
per il loro pellegrinaggio.
Superstrada del camino di Santiago
Quest’estate è stato inaugurato l’ultimo tratto della cosiddetta
Autovía del Camino de Santiago che unisce Burgos a León e da qui, per
Astorga e la Coruña, a Santiago. In tal modo è possibile giungere (
tranne che per l’attraversamento di Burgos ) senza semafori e
direttamente da Roma, Barcellona, Parigi, Berlino, Oslo o Londra,fino
a Santiago senza semafori, ma anche senza essere pellegrini.
Salvataggi
Scrive un pellegrino : “I pellegrini anticamente andavano a Santiago
per salvare l’anima, oggi ci vanno per ritrovarla”.
Miracoli
Il giornale britannico “Daily Mail” ha qualificato di “ miracolo
ecologico” il recupero delle coste della Galicia colpite dalla
catastrofe del Prestige. In effetti l’ impatto, anche emotivo
determinato dalla marea negra ha prodotto una forte reazione a tutti i
livelli – dai volontari giunti da tutto il mondo, all’intervento delle
autorità - che ha portato ad un effettivo e visibile risanamento delle
zone colpite. Cosa che non può che renderci felici.
Inoltre Articoli di
Paolo Caucci sulla molteplicità ed unità dei cammini di
pellegrinaggio
Monica D’Atti sulla Madonna pellegrina
Paolo Asolan, sul Cammino Portoghese
Rodolfo Tassinari sul pellegrinaggio di Confraternita al Volto Santo
Giuseppe Arlotta sull’incontro delle confraternite compostellane in
Sicilia e schede su il nuovo ospedale per pellegrini di Radicofani
lungo la via Francigena
il pellegrinaggio di Confraternita a piedi
da Perugia a Santiago
L’inaugurazione della mostra “Sentimientos del Camino” a Roma