Poniamo all'attenzione di tutti i pellegrini i nuovi segni
che stanno apparendo sempre più frequenti sulla Via. Sono stati posti da pellegrini o da volontari di Pro
Loco e di piccoli Comuni che credono che la VF nascerà dal basso e grazie al contributo di tutti quelli
che vivono veramente sul territorio, che lo conoscono, lo curano e lo proteggono. Pellegrini che sanno dove camminare
e abitanti che sanno come proteggere e curare un percorso attraverso il proprio territorio. Solo così potrà
vivere veramente la Via.
Qui raccogliamo i primi significativi contributi. Di alcuni sappiamo la paternità.
Di altri possiamo solo immaginarla.
I tipi di segni qui fotografati indicano la giusta Via, quella veramente fatta per
il pellegrino, colui che, non ci stancheremo di dire mai, vuole arrivare in fondo al cammino, saltare più
tratti possibile di asfalto e di strade pericolose ma non vuole andare inutilmente su deviazioni turistiche dispendiose
e faticose. Quella così segnata è la Via del pellegrino che in fondo al suo cammino avrà veramente
fatto centinaia di chilometri, il pellegrino che non cercava la gita fuoriporta.
I segnali da cercare sono la sagoma gialla del pellegrino e le frecce: bianca verso Roma e gialla verso Santiago.
Importante è la doppia direzione perché sempre di più sono i pellegrini che percorrono la
via partendo da Roma per arrivare a Santiago o per andare verso est e poi scendere per la Jugoslavia verso Gerusalemme.
Ci auguriamo che presto altri volontari possano aiutare i pellegrini completando e integrando l'azione di chi già
ha molto lavorato.
Rimane davanti ai nostri occhi e nel nostro cuore la memoria di chi per primo tracciò
la strada per il pellegrino lungo il Cammino di Santiago. Ora i suoi primi segni sono diventati ufficiali e pochi
conoscono la vera storia. Per questo ve la riproponiamo alla vostra riflessione (clicca sulla freccia gialla).
Ultreya
Ultimo aggiornamento 8 agosto 2019
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