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CAMARO - SPADAFORA (km
23)
16 settembre - martedi'
La prima bella sorpresa di oggi è stata la tipica colazione siciliana
offertaci dai nostri ospiti: granita al caffè con panna e focaccina, una favola!
Arriva il furgone della granita e già siamo tutti in strada ad aspettarlo come dei bambini tuffandoci per
prendere questa originale colazione. Sabatino mi suggerisce di " tocciare " la focaccina nel bicchiere
per gustarla meglio.
Don Cento ci accoglie in chiesa per darci la benedizione dopo aver letto le preghiere, Monica ci consegna le credenziali
con la medaglia della Madonna, donataci da Padre Cento, salutiamo e ringraziamo i nostri eccezionali ospiti ed
accompagnati da Carmelo (un capo scout) ci incamminiamo verso il centro di Messina iniziando finalmente il nostro
pellegrinaggio.
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Porteremo nei nostri cuori il ricordo di questa generosa accoglienza e di
tutte queste brave persone che si sono date da fare per noi.
Carmelo ci fa visitare le Chiese più importanti della città, quella della Madonna Alemanna, i resti
archeologici dell'antica Cappella di San Giacomo (lasciati, purtroppo, in stato di abbandono) e il Duomo con i
suoi bellissimi mosaici, i dipinti e tra le tante, una bella statua di San Giacomo pellegrino, ed un soffitto splendidamente
dipinto.
Il bel campanile con i figuranti che al suono di mezzogiorno si muovono, il leone ruggisce ed il gallo canta tre
volte.
Il cammino ci porta verso i Monti Peloritani e finalmente usciamo dal traffico caotico per entrare a contatto con
la natura inoltrandoci nel verde dove vediamo una bella Abbazia, anche questa abbandonata. Continuando troviamo
un bellissimo sentiero tra boschi ricchi di eucalipti ed altre varietà di alberi, il rumore del vento ed
il fruscio delle foglie crea un'atmosfera incantata. Parlando serenamente tra noi capisco che non sono l'unica
ad essere piacevolmente soddisfatta di trovarmi di nuovo a camminare con questa piccola comunità e poter
godere di queste meraviglie del Creato.
Respiro a pieni polmoni i vari profumi delle piante della terra, Maria inizia il Rosario e colgo l'occasione per
ringraziare Dio di tutto ciò.
La fine del sentiero ci fa salire sulla strada dove ci aspetta Aldo con i panini.
La seconda parte del giorno trascorre tra momenti di pioggia e no, il cielo nuvoloso non promette niente di buono,
il nostro passaggio nei paesi suscita stupore, qualche persona ci chiede se siamo una processione. Quando spieghiamo
del nostro pellegrinaggio ci guardano come se fossimo matti, ma poi ci augurano " buona passeggiata! ".
Finalmente arriviamo a Spadafora. alloggeremo al palazzetto dello sport, non arriviamo mai, alla fine scopriamo
che si trova fuori dal paese, ad accoglierci troviamo due signori gentili e dei ragazzi.
C'è un grande trambusto nel momento di sistemarci le brandine, fare la doccia e il bucato che ognuno stende
dove può, intanto Maria ed Alberto preparano la pastasciutta, altri preparano i tavoli, arrivano i volontari
della Protezione Civile della Misericordia. Finita la pastasciutta arrivano vassoi di pizza offerti dal Comune
e dei pasticcini di mandorle, squisiti e la serata si conclude in bellezza tra barzellette e risate.
Con noi sono partiti quest'anno quattro nuovi pellegrini, Elisabetta, Alessandro, Lillo e Giovanni.
Elvia e Alberto |
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Mini Galleria Fotografica
PELLEGRINI IN SICILIA - I GIORNO
Foto-lettera giornaliera: Avvenire_17_set_2008_p.35
Da Messina a Spadafora, nel segno di San Giacomo
Il pellegrinaggio della nostra confraternita è cominciato. Nuove strade da percorrere ritrovando vecchi
percorsi. Nuova polvere da sollevare risvegliando echi di antichi passaggi. Chi ci ha preceduto ha lasciato dei
segni. Noi li troveremo. Chi ci ha preceduto ha sognato di arrivare a Santiago, a Roma, a Gerusalemme come pellegrino,
a piedi, in preghiera, devotionis causa. Anche noi. Ora siamo qui, ci siamo fermati per un attimo a guardare il
mare dal porto di Messina, come facevano tutti i pellegrini che venivano dall'interno della Sicilia, quel mare
che a est nasconde le rive della Terra Santa, e siamo partiti per la via della Badiazza. Da qui comincia il nostro
cammino a ritroso, nel tempo e nello spazio, da S.Giacomo di Camaro di Messina a S.Giacomo di Caltagirone. Oggi
i primi 25 chilometri da Messina a Spadafora valicando i Peloritani. Siamo in 30, siamo confratelli, siamo in cammino.
Che San Giacomo pellegrino accompagni i suoi viandanti perchè possano arrivare con Fede, fino ad limina,
fino alla Meta.
Ultreya!
Confraternita di S. Jacopo di Compostella in Perugia
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