Confraternita
di
San Jacopo di Compostella

Il nostro Diario

Pellegrinaggio 2008

 

La Confraternita

PATERNO' - RAMACCA (km 33 circa)

22 settembre - lunedi'

Alle cinque ci svegliamo per prepararci e per recitare le preghiere del mattino dopo le sei. Oggi abbiamo ricordato San Guido del Belgio, che è un Santo pellegrino ed è vissuto nel medioevo.
Successivamente siamo partiti dalla chiesa dello Spirito Santo di Paternò per andare in una pasticceria per la colazione, che è stupenda con le paste siciliane gradite da tutti noi. Verso le 7:10 siamo partiti per la strada principale per poi prenderne una secondaria in discesa per dirigerci verso Ramacca, la penultima tappa del nostro pellegrinaggio verso Caltagirone. Oggi si sono aggiunti Gaetano Centorbi e Katia Miserandino, due nuovi pellegrini siciliani, per cui abbiamo raggiunto il numero di 33.
Sulle strade secondarie abbiamo visto uno spettacolo indecente e comune in alcune città del meridione, cioè la spazzatura di qualsiasi oggetto più o meno inquinante ai bordi della via, causato dalla mancanza di educazione civica da parte dei responsabili e delle autorità civiche.
Seguendo le frecce gialle abbiamo percorso, sulla provinciale 107, ammirando sia l'Etna che le colture di aranceti e fichi d'india, lungo la piana di Catania.
Il vulcano siciliano era coperto da neve fresca ed era molto bello il panorama.
Dopo circa km. 15 siamo giunti a Sferro, frazione di Paternò, ove c'era il nostro bravo Aldo Angeletti, aiutato dal caro Giovanni, che ci aveva preparato i panini, la frutta e le vari bibite prese in precedenza. Qui, alcuni di noi, hanno preferito fare la consumazione al bar, mettendo i panini, la frutta e l'acqua nello zaino. Dopo circa mezz'ora siamo ripartiti per la S.S. 288, mentre il nostro angelo custode ( Aldo) caricava sul pulmino alcuni pellegrini che avevano problemi fisici.
In ordine abbiamo recitato il rosario e dopo aver percorso una strada di campagna in salita, ci siamo fermati sotto gli oliveti per il pranzo. Siamo andati, in seguito, in ordine sparso lungo la strada e seguendo le indicazioni delle frecce, alcuni di noi hanno preso un sentiero secondario sbagliando percorso in quanto non erano dietro al capogruppo.
Ci siamo ricompattati, mentre arrivava il nostro angelo custode (Aldo) per prendere sul pulmino altri pellegrini che avevano alcuni problemi fisici. Proseguiamo il nostro cammino, mentre cominciano a cadere le prime gocce che ci costringono ad usare il poncho o altri vestiti per la pioggia. Ogni tanto ci fermavamo per ripararci e ricompattarci.
Arrivati ad un bivio con due percorsi per Ramacca, la nostra guida ha proseguito dritto in base alle sue cartine per poi girare a destra su una strada in salita in terra battuta, anche se alcuni di noi avrebbero desiderato girare allo stop a destra in base ai suggerimenti della gente del posto.
Percorsa una lunga salita, non ripida, siamo giunti a Ramacca per la doccia. Alle 18 siamo andati nella chiesa principale della città. Qui, nella stupenda chiesa di Ramacca, abbiamo assistito alla celebrazione della Messa alla presenza del sindaco sig. Gianni Antonio Malgioglio. Il parroco, Don Francesco Messina ha salutato i pellegrini e ha celebrato tutta la cerimonia accompagnata dal coro degli Scout, nella chiesa gremita. Successivamente siamo ritornati all'ex convento delle suore per la cena.

Cosimo D'Ettorre

Mini Galleria Fotografica

Foto 1

Foto 2

Foto 3

Foto 4


PELLEGRINI IN SICILIA - VII GIORNO
Foto-lettera giornaliera
: Avvenire_23_set_2008_p.35.pdf

Da Paternò a Ramacca, con la credenziale nello zaino

Un altro timbro sulla nostra credenziale; un'altra persona che ci accoglie e ci riconosce come pellegrini. La credenziale testimonia il cammino compiuto, ma ancora più importante racconta di noi. Dice a chi la guarda che un giorno, alla partenza, abbiamo chiesto una benedizione e abbiamo fatto una promessa. Con questo documento, chi ha raccolto l'impegno, ha certificato la nostra devotionis causa. Varie realtà ecclesiali possono certificare lo status di pellegrino e rilasciare la credenziale. Nel nostro caso è stata la stessa confraternita di cui facciamo parte e che ben ci conosce. Attraverso la credenziale si crea anche un legame di mutuo soccorso che valica il mero riconoscimento. Essa porta tra le righe il messaggio cristiano dell'accoglienza. Chi la rilascia chiede che il pellegrino che la porta sia ospitato come un fratello e, contemporaneamente, s'impegna ad accogliere e ospitare come fratelli tutti i pellegrini che verranno con altre credenziali. È un documento antico, come il pellegrinaggio e la comunità cristiana.
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Confraternita di S. Jacopo di Compostella in Perugia