Un cammino diverso… o meglio,
un vero cammino.
Questa volta l'editoriale lo facciamo scrivere a una famiglia
che ci ha colpito. Non pellegrini, o meglio partiti non proprio come pellegrini. Però con un animo pellegrino,
con la capacità di guardare, di cogliere la realtà che li circonda, di calibrare con senso le loro
esigenze e possibilità. Fino a costruire con equilibrio ed onestà un tratto di cammino da vivere
insieme.
Siamo orgogliosi e felici che la Via Francigena sia stata per loro una grande occasione per scoprire cose nuove
e buone, per fare un'esperienza di famiglia in cammino, per dare vita a nuovi sogni.
Siamo rimasti anche commossi dalla lettura del diario scritto da Luca, il papà.
E così abbiamo pensato di proporre qui questa storia, questa loro avventura.
Quindi niente più parole da parte nostra. Lasciamo spazio alla lettera che abbiamo ricevuto e al racconto
dei loro giorni sulla VF. E un augurio: di rivederli camminare ancora insieme fino a Roma.
Ciao,
siamo una famiglia di Bologna, a giugno abbiamo percorso un brevissimo tratto della Via Francigena, in Toscana,
e abbiamo utilizzato la vostra utilissima guida e le cartine allegate (edizione 2010)
Noi siamo partiti da Certaldo e siamo arrivati a Siena, era la prima esperienza con i figli "al seguito"
in un cammino di più giorni e abbiamo voluto provare... è andata meglio del previsto, abbiamo già
voglia di proseguire verso Roma, appena possibile.
Inizialmente abbiamo contattato "l'ente ufficiale" per informazioni e consigli... poi nella vostra guida
abbiamo trovato tutto il necessario per organizzarci da soli e quindi mettendo insieme le loro esperienze e le
vostre indicazioni abbiamo costruito un itinerario di 4 giorni, con tappe presso B&B o agriturismi, poiché
non partivamo per un vero e proprio pellegrinaggio, e non ci siamo appoggiati alle "ospitalità povere"
segnalate dalla guida.
Però durante il percorso abbiamo realizzato quanto sia più profondo e vero un percorso di questo
tipo se mossi da devozione o fede, soprattutto dopo l'incontro con Giuseppe e Maria (quando si sono presentati
non ci credevo...) ad Abbadia Isola, nel nuovo ospitale.
Poiché le loro parole e la loro accoglienza (anche se ci siamo fermati per pochi minuti) ci hanno segnato
ed emozionato, li abbiamo citati volentieri nel racconto che abbiamo fatto del nostro cammino di famiglia, che
avevo preparato per i siti del movimento lento e vie francigene che dovrebbero pubblicarlo.
Un po' per conoscenza, visto che siete citati spesso, e un po' per riconoscenza, visto che spesso abbiamo tratto
spunto dalla vostra guida, e molto per averci avvicinato allo spirito del vero pellegrino, vi invio il racconto,
come hanno fatto altri che ho visto sul vostro sito:
fatene quello che credete, anche niente (se lo pubblicherete...ne saremo felici, ovviamente, magari fatecelo sapere)
è giusto un omaggio a chi ha lavorato per anni a questa Via e magari vi può incoraggiare a continuare,
comprendendo le difficoltà che possono sorgere quando in tanti, con diverse motivazioni e finalità,
si mettono al lavoro su un unico "soggetto"
Un saluto a Maria e Giuseppe, un grazie a tutti voi che mantenete vivo lo spirito di questa via e buon cammino
a tutti...
Fam. Calandriello,
Bologna
agosto 2012
ecco il nostro diario
2.238 kb
Editoriali precedenti o successivi:
dicembre 2004,
La situazione di
Paolo Caucci von Saucken
agosto 2006,
L'attimo fuggente
di Monica D'Atti
aprile 2008,
Mordi-mordi la Via Francigena di
Monica D'Atti
gennaio 2009,
L'urlo del pellegrino
di Marzio e Jacopo, padre e figlio, Pellegrini
settembre 2009, Freedom to roam di Monica D'Atti e Franco Cinti
novembre 2010,
L'assalto dei seggiolai
di Monica D'Atti e Franco Cinti
agosto 2011,
Rintocchi di Symandron
di Monica D'Atti e Franco Cinti
agosto 2012 , Un
cammino diverso… di Luca Calandriello e famiglia
agosto 2013,
Non è solo questione di parole di Monica D'Atti e Franco Cinti
agosto 2014,
L'intolleranza e il "lato oscuro" di Monica D'Atti e Franco Cinti
agosto 2015,
"Via Francigena, il "cammino di mezzo" di Monica D'Atti
agosto 2016,
L'ospite inospitale
di Monica D'Atti e Franco Cinti
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