Confraternita
di
San Jacopo di Compostella

Il nostro Diario

Pellegrinaggio 2009

 

La Confraternita

Sabato 29 agosto - Terza tappa

MONOPOLI - TORRE CANNE

A seguito della perlustrazione serale delle camere gentilmente offerte dai frati, la maggioranza delle comitiva ha preferito, per il soggiorno, optare per il bianco tendone del cortile, decisamente più fresco. Dopo una notte di oblio, i pellegrini hanno "democraticamente" deciso di anticipare la sveglia di un quarto d'ora buono, mentre pochi debosciati come il sottoscritto, la "capessa" Monica e altri, tentavano invano di protestare strappando minuti di sonno al sacco a pelo. Tutto inutile: la maggioranza ad "suon d'una volta", che invariabilmente anticipa il sole ad ogni festa comandata, ha disposto altrimenti!

Così, col primo sole, dopo esserci rifocillati di colazione corroborante, il sottoscritto, che comincia già ad avere visioni mistiche da sonno, ha seguito il gruppo scalpitante per le strade vuote e silenziose di Monopoli. Il viaggio è stato allietato dalla presenza di numerosi Monopolesi (si dice così?), che a quell'ora antelucana non avevano nulla da fare, a parte contare il numero dei pellegrini in transito oppure indicare improbabili sentieri attraverso garage e cortili altrui.

Guidati infallibilmente da cartine 1/1 e GPS del Capo, velocemente abbiamo abbandonato la bianca città. Tuttavia la nostalgia del mare ha fatto sì che, dopo aver circuito ( ! ) un campeggio sulla nostra strada, siamo alfine approdati presso una fantastica baia. Luogo bellissimo: rocce nere a picco su un mare verde e turchino. Peccato per la presenza di un bidone rosso in posizione strategica, destinato a rovinare le foto di tutti i pellegrini. Il nostro povero cronista già pregustava una sosta alle 7,30 presso l'Adriatico, ma purtroppo le infallibili hanno decretato: pausa a Savelletri.

A questo punto la faccenda si fa pericolosa: visto il nefasto effetto dell'azzurro elemento sull'animo debole dei pellegrini, si è dovuto scartare il tutto seguendo la statale, o provinciale, mentre una infinita serie di invitanti calette ci si presentava allo sguardo!

Finalmente Savelletri appare all'orizzonte: La Provvidenza nella persona del sindaco locale decide di farci arrivare alla meta su un autentico tappeto verde (a queste latitudini sarà costato una follia). Le gambe si lamentano, il cuore è già in costume pronto a tuffarsi nel blu, ma c'è da affrontare un paese e una testimonianza! Ci affanniamo a cercare una sponda che possa accoglierci, ma le prime dieci rigurgitano di bagnanti. L'unica disposta ad accoglierci è una fantastica spiaggia a lato di una romantica fabbrica di graniti! Mentre sconsolati ci guardiamo e il povero narratore si riposa le gambe, passa l'idea di bagnarci in quel di Torre Canne, dove il mare è più bello (sarà?...) Così ripartiamo, sennonché il Renzo con la sua fida furgonetta gialla ci passa davanti e siamo forzati a mangiare e bere! I chilometri continuano a succedersi, ma è arrivata l'ora del Rosario; così torniamo a frequentare le stradine secondarie, ricche solo di muretti a secco, alberi di fico e cani bramosi solo di farci la pelle! Benedetto chi ha inventato i muri (alti)! Terminato il Rosario, ecco Torre canne. Come sia il mare non lo so, ricordo solo un parcheggio all'ombra, pieno di formiche.

Conclusa la tappa, un pullman ci porta alla destinazione di descanso, un camping. Finalmente il sottoscritto può godersi la vita, circondato da un panorama fantastico di mare e belle figliole! .


Nicola - Ferrara

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