Confraternita
di
San Jacopo di Compostella

Il nostro Diario

Pellegrinaggio 2005

 

La Confraternita

Terrarossa - Pontremoli

clicca qui per ingrandireDomenica 4 settembre

Sveglia presto. Raduno alle 6 e 30 e prepariamo i panini intorno al pulmino; poi si fa colazione al bar di fronte che ci ha garantito l'apertura alle 7. Il tempo non promette bene e ognuno controlla il proprio equipaggiamento. La giornata è meno calda e si cammina con meno fatica e poi… non pioverà!

Paolo: Lusuolo - A picco sul tratto di autostrada Aulla - Pontremoli c'è un piccolo paese dotato di un forte castello, il borgo fortificato, che conserva ancora oggi parte delle recinzioni medioevali. Il castello ebbe in passato una notevole importanza data la sua particolare posizione strategica. Nel secolo sedicesimo divenne capoluogo di un vasto feudo malaspiniano che includeva persino il castello di Aulla. E' tuttora un borgo interessante e molto bello dal punto di vista urbanistico.
Lasciato Lusuolo e attraversata Villafranca si arriva a Filetto: quel bel paese che ha dato i natali a mia moglie e non poteva essere che bello. Un paese lungo duecento metri e largo altrettanto, un quadrato. Si entra da una parte e si esce diritto dall'altra, la strada lo divide in due rettangoli. Nel medioevo era solo il duca che ordinava di aprire e chiudere queste porte.
Siamo entrati poi nella Selva di Filetto con grandi e bei castagni. Di questo luogo si dice che Dante, qui ospite di Malaspina, abbia preso ispirazione per la selva dei suicidi.
Inoltre si dice con certezza che vi incontrò le tre fiere citate all'inizio dell'inferno.

Luciano Callegari che oggi è tornato con Donatella e anche un giovanissimo amico, ci guida per un antico sentiero che in onore del nostro passaggio giorni prima ha controllato e pulito .
Giungiamo verso le dodici a Filattiera e qui abbiamo pranzato. Una delle poche volte che abbiamo preso il panino da seduti.
A Filattiera andiamo anche a cercare la scultura di S. Giacomo che Monica sapeva essere da qualche parte nel paese. E' sulla porta di un edificio privato, ma una volta quello era un ospitale, poi è stato casa di cura e anche l'asilo comunale. Per noi pellegrini di S. Giacomo vederne il
bassorilievo è un incontro familiare oltre che di devozione; il proprietario della casa lo capisce e si adopera affinché possiamo fotografare l'immagine per bene. Prende la scala, sposta un vasetto per i fiori, poi ci offre anche del vino, ma noi facciamo complimenti e ci riuniamo nei pressi del bar.
La prima testimonianza della presenza dell'uomo in Filattiera si ricava dalle Statue Stele ritrovate presso la Pieve di Sorano.
Arriviamo a Pontremoli con un tratto di strada asfaltata e facciamo in tempo a arrivare al rifugio prima che si scateni un breve temporale. proprio per il temporale non riusciamo a salutare Luciano, Donatella e il piccolo pellegrino che tornano indietro con il treno. Monica deve lasciarci per due giorni e prima di partire ci fa qualche raccomandazione soprattutto per camminare uniti.
Prende la guida Franco: tanto lui è il preside!
Siamo ospiti dei frati cappuccini. Stendiamo i nostri panni nei corridoi che sono un intreccio di cordine : fuori c'è troppa umidità.
Qualcuno riesce ad andare alla Messa alle 18. Il parroco durante l'omelia avverte i suoi parrocchiani che se vedono delle persone apparentemente un po' strane non devono preoccuparsi, sono solo dei pellegrini.
Sarà meglio che questa gente si abitui perché siamo sulla Via Francigena e i pellegrini adesso aumenteranno di sicuro, soprattutto dopo il nostro passaggio!
Maria con tanti aiutanti prepara la cena. Pierluigi è fra i più fedeli.
E' molto bella la cena nel refettorio dei frati. Siamo in 35 nei lunghi tavoli intorno alle pareti. C'è un bel clima e anche la macedonia e la torta.
Liliana la buona ispiratrice ci legge 'Le beatitudini del pellegrino'
Liliana: Beato te, pellegrino, se il camminare ti apre gli occhi a ciò che è invisibile agli occhi.
Beato te, pellegrino, se ciò che ti preoccupa non è arrivare, ma arrivare insieme.
Beato te, pellegrino, se nel cammino ti ricordi che altri lo hanno percorso prima di te. Beato te, pellegrino, se ti rendi conto che il vero cammino comincia quando finisce la strada .
Beato te, pellegrino, se il tuo zaino si svuota di cose e il tuo cuore si riempie di pace. Beato te, pellegrino, se scopri che un passo indietro per aiutare qualcuno vale più che cento passi avanti nell'indifferenza.
Beato te, pellegrino, se nel tuo cammino cerchi Colui che è via, verità e vita. Beato te, pellegrino,se nella quiete del cammino ritrovi te stesso e ascolti la voce del tuo cuore. Beato te, pellegrino,se il cammino ti conduce al silenzio, il silenzio alla preghiera e la preghiera all'incontro con il Padre.
………durante il cammino mi sono sforzata di pensare " NOI invece che IO "

Domani partono
Antonia e Rinaldo, Teresina una dolce compagna e Paolo lo storico.
Teresina: Dopo tanto tempo ho deciso di riprendere a fare la pellegrina, mi attirava soprattutto questo cammino dedicato al Volto del Signore.
Don Paolo durante la Messa disse:" …..noi cerchiamo quel Volto ma è Lui che cerca noi …che ci accoglie….nei volti che incontriamo……nei volti dei fratelli….incontri amorevoli e non……che nessun volto vada sprecato……"
Sono tornata a casa con negli occhi, nella mente, nel cuore e nell'animo il Volto del Signore e i volti dei miei cari amici Pellegrini che mi hanno accolto con amore ….Grazie !
Mario propone di salutarli con una sua performance : fa i fuochi d'artificio e poi ci dimostra che li abbiamo visti davvero, e di colori diversi!
Franco da gli orari per il giorno dopo e poi …. al meritato riposo.