Sicomonte - Fiorenzuola
Giovedì 8 settembre
Si parte di buon ora e con un buon ritmo. L'aria non è fredda ma siamo
ancora nella nebbia del mattino. La giornata si farà buona e nel mezzo del giorno ci troveremo in aperta
campagna sotto il sole e pochi alberi di conforto. Ma prima, solo dopo cinque km da Siccomonte arriviamo a Fidenza.
Siamo attesi alla cattedrale e la nostra entrata è accompagnata
dell'organo che suona un brano che il maestro ha composto proprio per noi pellegrini. Ci sediamo nella cripta e
siamo ricevuti dal Vescovo mons. Galli, dal Sindaco Giuseppe Cerri
e dall'onorevole Massimo Tedeschi, presidente dell'Associazione dei Comuni della Via Francigena.
Con la descrizione della chiesa fatta da Aldo Magnani conosciamo la storia di S.Donnino e con il benvenuto sia
come bene venuti che bene accepti il vescovo invita noi pellegrini
a dare ugual impegno nell'apprezzamento del mondo passato che alla consapevolezza del presente. Monica chiede che
questi luoghi tornino ad essere luoghi di accoglienza perché tanti lo richiedono e per non disperdere questo
grande patrimonio.
Dona il simbolo della Confraternita che ricordi il nostro passaggio.
Uscendo dalla chiesa il maestro Andrea Mora suona un pezzo di Verdi. Non tutti lo conoscono e sanno che è
un coro cantato dai pellegrini a Gerusalemme: un altro prezioso contributo. Nel ringraziarlo di questa attenzione
apprendiamo che è ha avuto la fortuna e il privilegio di essere l'organista ufficiale dell'organo della
chiesa Parrocchiale San Michele Arcangelo di Roncole dove Giuseppe Verdi da bambino ha cominciato a innamorarsi
della musica e dove poi ha suonato tante volte.
Sulla facciata del Duomo ammiriamo le storie descritte nelle sculture
dell'Antelami, meriterebbero più tempo ma il vescovo ci ha invitato per prendere un caffè insieme
e per offrire alle signore un simbolo antico: un capo d'aglio.
Nella sede dell'associazione firmiamo il libro che registra il nostro passaggio, prendiamo depliants e compriamo
la formella del pellegrino.
Si riparte con passo spedito perché abbiamo ancora molta strada. Una sosta per il pranzo e arriviamo a Fiorenzuola
quasi alle 16, appena in tempo per non prendere la pioggia. Nella casa parrocchiale purtroppo non abbiamo le docce
e alcuni preferiscono cercare un albergo. Chi si riposa, chi va a Messa, chi va a visitare l'abbazia di Chiaravalle
(molto bella, romanica, con ampi spazi e un aspetto sacro e solenne) e seguendo la sollecitazione del vescovo di
Fidenza ci poniamo sotto la protezione di San Bernardo che nella Divina Commedia pregò la Madonna affinchè
Dante potesse vedere Dio: non sarà certo insensibile al nostro pellegrinaggio e pregherà per noi.
Maria con gli aiutanti riesce a preparare la cena pur non avendo una cucina .
Aldo ha pensato ad un bel dolce. Al momento giusto arriva il parroco con due bottiglie che poi diventano quattro.
La cena è stata alquanto rumorosa : divisi in vari tavoli da sei i gruppi hanno potuto impegnarsi in confronti
diversi dai più allegri ai più seri. A cena siamo in 33, infatti sono arrivati Anna e Giuliano. Hanno perso il loro ruolo che
avevano nel pellegrinaggio dell'anno passato ma in compenso possono raccontarci la bella esperienza che hanno appena
fatto nel cammino della Plata
E' tornata Chiara e con una filosofa
ora siamo più al sicuro
Di notte piove molto
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