Gropello - Mortara
Martedì 13 settembre
Abbiamo passato una notte senza zanzare. Riponiamo tutte le poltroncine al loro
posto. E poi si va a fare colazione al bar. Il barista ha aperto prima apposta per noi. A Garlasco, appuntamento in piazza verso le 10,
dopo una mezz'ora di libertà. La piazza è soffocata da giostre e baracchine. Dietro la piazza c'è
una torre antica in mattoni dove adesso hanno sede i servizi sociali del Comune.
Ci sono i portici e dei bei caffè dove fare uno spuntino. Arriva Pierluigi che chiama l'adunata per ancora
una foto di gruppo, così ci sediamo sui gradini della chiesa.
Maria parla con qualcuno del Comune che ci indica un percorso alternativo. Ripartiamo e durante il tragitto ci
avrebbero fatto tanto comodo le foglie di Sedum che decantava Laura perché le zanzare oramai hanno segnato
quasi tutti. In tutto questo tempo Pierluigi quando può e quando deve
non trascura il suo ruolo di Pollicino.
Alle 4 e mezzo arriviamo all'abbazia di S. Albino, dove don Nunzio De Agostini ci illustra gli affreschi
sull'abside (con quei colori vivissimi) che, a sentir lui, sono stati semplicemente ripuliti, anche se il custode
ha detto che qualche ritocco è stato fatto.
Qui nel 713 due paladini di Carlo Magno morirono nella battaglia di Mortara contro i Longobardi. I loro resti prima
posti sotto l'altare, ora sono custoditi in un'urna incassata nella parete di destra. I seniores dormono nella
stanza adiacente, tutto l'ambiente è stato recentemente ristrutturato. Intorno c'è un laghetto con
pontile in legno e due oche che sguazzano in un'acqua verde stagno.
Arriva in bicicletta una giovane scout, Chiara, che ci guida presso la sede scout, dove si passerà la notte.
Sono anche arrivati da Milano due rappresentanti dell'Ordine di Malta e Monica è impegnata a parlare con
loro.
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